Cosa vedere ad Alberobello: la top 7 da non perdere

Se chiedessi a qualcuno cosa vedere ad Alberobello, la prima risposta avrà come tema principale (molte volte unico) i trulli. È sicuramente così, ma ad Alberobello non esistono solo i bellissimi trulli apprezzati da chiunque si reca in questo luogo così magico della Puglia.

Alberobello è infatti un paese dall’aria fiabesca dove i trulli bianchi rappresentano la caratteristica principale e di certo la più nota. Il paese di Alberobello però presenta anche vicoli stretti dove negozi e colori forniscono l’idea di un luogo d’incanto che dovrai visitare almeno una volta nella vita.

Ad Alberobello insistono infatti ben cinque aree riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità già dal 1996. Nei pressi della cittadina, che insiste nella Valle d’Itria (ovvero un fazzoletto di terra fra le provincie di Bari, Brindisi e Taranto), si trovano infinte coltivazioni di ulivi e costruzioni in pietra che rendono il luogo genuino e quasi inattaccabile dal tempo.

Ad Alberobello è semplice ritrovare il contatto con la natura e dedicarsi a se stessi: oggi Alberobello è un luogo irrinunciabile per chi sta meditando di realizzare un viaggio in Puglia, facilmente apprezzabile e visitabile anche in un solo giorno.

I trulli di Alberobello

I trulli sono quindi una tappa irrinunciabile nell’idea di cosa vedere ad Alberobello. Non è un caso, la città è nota proprio come “capitale dei trulli”. Parliamo delle tipiche costruzioni in pietra dotate del caratteristico tetto a forma di cono rappresentativi persino dell’architettura dell’intera Puglia intesa come regione.

I trulli si trovano infatti quasi ovunque in tutta la Puglia, ma ad Alberobello hai a disposizione la concentrazione maggiore di queste strutture. Gli edifici nascevano per sopperire a funzionalità legate all’agricoltura: erano infatti usati come ripari, come depositi ma anche come stalle.

 Solo successivamente hanno cominciato ad essere utilizzati come vere e proprie abitazioni, tanto da formare anche agglomerati di trulli via via più ampi che condividevano forni, cisterne per l’acqua e frantoi. Ad Alberobello, nel corso del tempo, questi agglomerati si sono unificati fino a formare un centro abitato completamente formato da strutture a trullo.

Ancora oggi le origini dei trulli rimangono avvolte nel mistero, tanto che le costruzioni più antiche risalgono addirittura al XVI Secolo e tutte sono realizzate con la pietra calcarea ovvero un prodotto particolarmente abbondante in Puglia.

Affascinante vero? Oggi molti trulli sono stati convertiti in meravigliosi alloggi turistici dove poter passare un soggiorno letteralmente a contatto con la storia e trascorrere così, più che una vacanza, una vera e propria esperienza. Per chi volesse provare l’esperienza di dormire in trullo qui ce ne sono 6 interessanti da prenotare.

Trullo Sovrano

Cominciamo l’itinerario di cosa vedere ad Alberobello col Trullo Sovrano. Parliamo di un bellissimo e ampio trullo che si trova al di fuori della zona monumentale del paese, in Piazza Sacramento. Il Trullo Sovrano risale alla prima metà del Settecento ed è stato realizzato per volere della famiglia del sacerdote Cataldo Perta.

La costruzione del Trullo Sovrano è sicuramente notevole dal punto di vista dell’estensione, ma anche in accordo con lo schema architettonico che lo caratterizza. Si tratta infatti dell’unico trullo a due piani realizzato con la malta che veniva usata per costituire un legame utile alle pietre che costituiscono la sua struttura. Il punto più alto della costruzione è chiaramente dominato dall’elemento conico che raggiunge circa 14 metri di altezza.

Trulli Siamesi

La seconda tappa di cosa vedere ad Alberobello la dedichiamo ai Trulli Siamesi. La denominazione di questi antichissimi trulli si deve al fatto che insistono al di sotto di uno stesso tempo. La leggenda del luogo dice che i Trulli Siamesi erano abitati da due fratelli che si erano innamorati della stessa donna, tuttavia questa era stata promessa al fratello maggiore nonostante fosse follemente innamorata del fratello minore. La soluzione fu quella di convivere, tutti e tre, al di sotto di uno stesso trullo finché il geloso fratello maggiore cacciò via i due innamorati.

Quando il fratello minore rivendicò la sua parte in tema di eredità, tornarono a vivere tutti e tre nello stesso trullo che venne diviso a metà sfruttando due entrate disposte su due strade opposte.

Rione Monti

Solitamente quando si vuole cominciare un itinerario su cosa vedere ad Alberobello, il punto di partenza rimane la collinetta che ospita il Rione Monti: si tratta infatti del vero cuore dell’antico centro storico del paese dove insiste anche il più esteso agglomerato di trulli di tutta la regione. Essendoci più di un migliaio di costruzioni di questo tipo, è chiaro che i trulli del Rione Monti sono diventati il luogo simbolo dell’intera Puglia.

L’impressionante numero di trulli presenti nella stessa collocazione li ha collocati nel tempo attorno a 15 vie. Di certo il colpo d’occhio è piacevolissimo: tutti presentano la classica colorazione del trullo ovvero con pareti bianche e tetti scuri. Da vedere ad ogni costo.

Belvedere Santa Lucia

Un luogo irrinunciabile in questo itinerario ad Alberobello è il bellissimo Belvedere Santa Lucia. Da questo straordinario Belvedere avrai a disposizione un panorama unico sul centro storico di Alberobello, ovvero sul Rione Monti che accoglie la più importante collocazione di trulli del paese pugliese. È infatti questo il luogo ideale per scattare fotografie uniche e per portarsi a casa il ricordo di un luogo davvero straordinario apprezzato da turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Vi si arriva sfruttando una caratteristica scalinata dipinta con dei cuori: da lassù il panorama è semplicemente incantevole. Va dritto nella lista di cosa vedere ad Alberobello.

Casa d’Amore

L’itinerario di cosa vedere ad Alberobello ci porta adesso alla Casa d’Amore, in via Monte Nero. Parliamo infatti della prima struttura a calce di Alberobello, realizzata addirittura nel 1797 all’indomani della liberatoria del Re che permise ad ogni colone di costruire le proprie abitazioni così come volevano. Tale Decreto veniva emanato dopo la liberazione dai Conti Acquaviva e permetteva di trasformare Alberobello in città regia, escludendo la collocazione precedente di “territorio boscoso”.

La denominazione di questo primo edificio realizzato a calce, che in precedenza era vietata, si deve al suo stesso proprietario: Francesco D’Amore. Oggi ha sede qui l’Assessorato al Turismo e il Comune di Alberobello.

Il quartiere Aia Piccola

Il quartiere (o Rione) Aia Piccola è sicuramente meno affollato del noto Rione Monti, ma rappresenta una tappa importantissima nell’itinerario di cosa vedere ad Alberobello. Di certo il quartiere Aia Piccola rappresenta il luogo ideale per regalarsi una passeggiata ad Alberobello decisamente fuori da ogni schema: stiamo parlando infatti del più autentico nucleo abitativo del paese lì dove trovano sede oltre 400 trulli.

Il quartiere si caratterizza per essere un luogo quasi surreale, noto per i vicoli ciechi e trulli di forme e dimensioni differenti. Il posto perfetto per apprezzare scorci decisamente interessanti della romantica Alberobello. Nel periodo natalizio proprio al quartiere Aia Piccola si svolge un apprezzatissimo presepe vivente.

Museo dell’Olio

Rimanendo all’interno del quartiere Aia Piccola, c’è un luogo assolutamente da non perdere e perfetto per concludere questo itinerario di cosa vedere ad Alberobello: si tratta del Museo dell’Olio (è stato chiuso e riaperto quindi non è detto che possa essere visitato, passarci davanti non costa niente). D’altronde l’olio è il protagonista assoluto della Puglia e questo museo lo celebra a dovere. In via Verdi trovi quindi questo luogo della memoria allestito all’interno di un trullo.

Il percorso museale da contezza delle diverse qualità di olio che si coltivano in Puglia e si possono apprezzare anche tutte le fasi di produzione dell’olio stesso, in un continuo confronto fra passato e presente. Immancabili gli strumenti da lavoro e gli utensili utilizzati ieri e oggi nella produzione di questo eccellente condimento.

Ecco la nostra top 7 di cosa vedere ad Alberobello. Un luogo irrinunciabile del tuo prossimo viaggio in Puglia, una destinazione della quale non puoi fare a meno per conoscere probabilmente l’essenza più vera di una regione che ha molto da raccontare.

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