Soluzioni per riscaldare masserie

Soluzioni per riscaldare una masseria salentina senza gas: alcuni suggerimenti per rendere la propria attività più accogliente per i turisti

Negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale il turismo nel Salento, non solo per quanto riguarda le località di mare come Gallipoli, ma anche nelle zone più interne.

Ha preso infatti piede la tendenza del soggiorno nelle tradizionali masserie salentine, veri e propri agriturismi e hotel creati sulle vecchie costruzioni di un tempo che permettono ai turisti di scoprire la tradizione popolare di questa fantastica terra.

La corsa alle masserie negli ultimi anni è diventata davvero serrata, come affermato anche in molti articoli a tema, e tantissimi turisti decidono di prediligere questa tipologia di vacanza, sia in partenza dall’Italia che dall’estero. Al contempo anche imprenditori e aziende hanno iniziato ad investire molto in questo tipo di attività, portando così alla rinascita dell’entroterra e delle tradizioni locali pugliesi.

Se siete titolari di una masseria, dovreste anche sapere che i vostri ospiti potrebbero soggiornare in periodi freddi durante l’anno e per questo motivo diventa molto importante prevedere anche un sistema di riscaldamento.

Perché installare dei sistemi di riscaldamento alternativi al gas in una masseria

Nella fase di ristrutturazione della vecchia tenuta agricola su cui sorgeva la masseria, vi sarete sicuramente accorti che erano presenti delle “neviere” (come affermato anche in diversi articoli di settore), cioè grandi costruzioni destinate allo stoccaggio della neve per avere nuove scorte acqua durante i periodi più freddi dell’anno in passato. Questo significa che in passato nevicava in queste zone.

Sebbene si parli di riscaldamento globale e aumento delle temperature, durante l’inverno potrebbe fare freddo nell’entroterra e per questo motivo fareste bene a pensare ad un sistema di riscaldamento adeguato per i vostri ospiti, senza deturpare in modo eccessivo la costruzione storica.

Inoltre notiamo che le recenti direttive europee prevedono che entro il 2030 verranno eliminate dal commercio tutte le caldaie alimentate a gas, per cui potrebbe essere un ottimo momento per pensare a delle soluzioni alternative.

Le principali alternative al gas per il riscaldamento di una masseria salentina

Ora che abbiamo capito quali possano essere i motivi per metterci all’opera, vediamo quali sono le alternative migliori rispetto alle caldaie tradizionali.

Vista la località, un ottimo investimento potrebbe essere l’installazione di una pompa di calore alimentata ad energia elettrica, meglio ancora se abbinata a dei pannelli fotovoltaici per abbattere in gran parte il consumo di elettricità. Forse questa è la soluzione più costosa, specialmente vista la spesa per l’installazione dell’impianto, anche se con i vari bonus energetici messi in campo dal Governo è possibile ammortizzare facilmente l’investimento.

Alternativa molto valida, specialmente se avete conservato quell’aspetto rustico e tipico della masseria, è una caldaia a biomasse, che è sicuramente una soluzione più economica in termini di investimento. In questa pagina di innovasol.it, sito web che ci sentiamo di suggerirvi, troverete un ampio approfondimento relativo al funzionamento della caldaia a biomassa, con relative tabelle in merito al risparmio energetico rispetto al gas.

Infine, ultima soluzione tra quelle poco invadenti, in modo da riuscire a conservare quasi intatta la struttura senza interventi di muratura, è quella dei pannelli radianti a raggi infrarossi. Posizionati sui muri all’interno di una stanza, sono in grado di riscaldare molto velocemente i corpi all’interno dell’ambiente in modo uniforme, senza dispersione nell’aria.

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