Il Calzone Salentino: una assaggio obbligatoria per ogni viaggiatore

Il Calzone Salentino: una assaggio obbligatoria per ogni viaggiatore

Per chi si avventura nelle meravigliose terre del Salento, tra i tanti piatti della tradizione salentina da gustare, c’è un’esperienza culinaria che non può assolutamente mancare: la degustazione del calzone salentino. Questo piatto tradizionale, con le sue radici profonde nella storia e nella cultura della regione, rappresenta un vero e proprio viaggio sensoriale che unisce gusto, tradizione e semplicità. La sua preparazione, tramandata di generazione in generazione, riflette l’essenza della cucina salentina: ingredienti freschi e locali, lavorati secondo metodi antichi per creare sapori autentici e indimenticabili.

Il calzone salentino non è semplicemente un piatto da gustare; è un’esperienza che racconta storie di terre solari, di mani sapienti di pizzaioli e cuochi, di convivialità e di condivisione. Che sia fritto o cotto al forno, ogni morso è un assaggio della generosità e dell’accoglienza salentina, un invito a scoprire e ad apprezzare i veri sapori del Sud Italia. Per questo, ogni viaggiatore che si trova a esplorare il Salento deve assolutamente concedersi il piacere di gustare questo straordinario piatto, simbolo di una cultura culinaria ricca e vibrante, capace di conquistare il cuore e il palato di chiunque.

Il calzone rappresenta una delle pietanze più emblematiche e gustose della tradizione culinaria italiana, in particolare del Salento, una terra ricca di storia, cultura e tradizioni gastronomiche uniche. Questo piatto, semplice nella sua concezione ma ricco di sapore, incarna l’essenza della cucina italiana: l’utilizzo di ingredienti freschi e di qualità, una preparazione attenta e la capacità di trasformare ricette semplici in veri e propri capolavori culinari.

Origini e storia

Sebbene il calzone sia diffuso in tutta Italia, con variazioni regionali che ne testimoniano la versatilità, le sue origini sono profondamente radicate nel Sud del paese, e il Salento ne rappresenta una delle varianti più apprezzate. La nascita del calzone risale a secoli fa, quando i lavoratori avevano la necessità di consumare pasti sostanziosi e facili da trasportare durante la giornata lavorativa. La sua forma a mezzaluna, farcita e poi fritta o cotta al forno, rendeva il calzone il pasto ideale: completo, gustoso e pratico.

Aneddoti e curiosità sul calzone salentino

Uno degli aneddoti più affascinanti legati al calzone riguarda la sua “mobilità”. Nato come piatto “da viaggio” per i lavoratori e i viaggiatori, il calzone è divenuto un simbolo di convivialità e condivisione. Nel tempo, ha attraversato i confini nazionali, diventando popolare in diverse parti del mondo, spesso interpretato con ingredienti locali, ma mantenendo inalterata la sua essenza.

Un’altra curiosità riguarda le numerose varianti regionali del calzone in Italia. Se nel Salento il calzone è tipicamente farcito con pomodoro, mozzarella e olive, in altre regioni si possono trovare versioni con aggiunte di acciughe, cipolle, prosciutto cotto e persino varianti dolci, con ripieni di ricotta e cioccolato o marmellata.

La ricetta tradizionale salentina

La preparazione del calzone salentino prevede due varianti principali: fritta e al forno. Entrambe le versioni condividono gli stessi ingredienti base per il ripieno: pomodoro, mozzarella e olive, ma differiscono nel metodo di cottura.

Ingredienti:

– 500 g di farina di grano

– 250 ml di acqua tiepida

– 25 g di lievito di birra fresco

– 1 cucchiaino di zucchero

– 2 cucchiaini di sale

– 200 g di mozzarella

– 100 g di pomodori pelati

– 100 g di olive nere denocciolate

– Olio per friggere (per la versione fritta)

– Olio extravergine d’oliva (per la versione al forno)

Preparazione della pasta:

  1. Sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida con lo zucchero.
  2. In una ciotola grande, versare la farina e fare un buco al centro, versarvi il lievito sciolto e iniziare ad impastare aggiungendo gradualmente il sale.
  3. Lavorare l’impasto fino a renderlo liscio e elastico, poi coprirlo con un panno umido e lasciarlo lievitare in un luogo caldo per circa 2 ore.

Preparazione del ripieno:

  1. Tagliare la mozzarella a cubetti e lasciarla sgocciolare per rimuovere l’eccesso di liquido.
  2. Tagliare i pomodori pelati e le olive a pezzetti.

Assemblaggio:

  1. Dividere l’impasto lievitato in palline da circa 100 g ciascuna.
  2. Stendere ogni pallina in un disco di circa 20 cm di diametro, distribuire al centro il ripieno di mozzarella, pomodori e olive.
  3. Piegare a mezzaluna e sigillare i bordi premendo con le dita o con i rebbi di una forchetta.

Cottura:

  • Per la versione fritta: scaldare abbondante olio in una padella e friggere i calzoni fino a che non diventano dorati su entrambi i lati. Scolarli su carta assorbente per rimuovere l’eccesso di olio.
  • Per la versione al forno: Preriscaldare il forno a 200°C. Disporre i calzoni su una teglia rivestita di carta forno, spennellarli con un po’ d’olio extravergine d’oliva e cuocere per circa 20-25 minuti, fino a doratura.

 

Il calzone, con la sua ricca storia, le curiose varianti e la deliziosa semplicità, rappresenta una testimonianza vivente della tradizione culinaria italiana. Che sia fritto o cotto al forno, rimane un piatto amato da grandi e piccini, capace di portare un pezzo di Italia in ogni angolo del mondo.

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